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lunedì 19 maggio 2014

Un uomo che piange

Ho visto un uomo piangere ieri sera al Franchi.
Ho visto un uomo prendere per mano i suoi compagni e portarli ad un passo dal traguardo.
Ho visto un uomo , saltare gl’avversari palla al piede , come fossero birilli .
Ho visto un uomo  correre come un levriero.
Ho visto un uomo , al cospetto dell’ ultimo ostacolo ,  caricarsi , senza timore ,  sulle proprie spalle  , tutto un popolo ,con i propri sogni e le  proprie speranze  , sopite  da vent’anni di nulla , sudati ,sfiniti , emozionati con il cuore in gola e la gola pronta a scatenarsi nell’attesa di vederlo calciare quella palla.
Ho visto un uomo calciare quella palla , e con lei vent’anni in cui il Toro aveva smesso di essere il  Toro.
Poi  l ’ho visto piangere , ma  io lì  ho rivisto il mio inarrivabile , emozionante , irripetibile Toro .
Da quelle lacrime , umane e sportive , lasciate da Alessio sul prato di Firenze , germogli nuovamente la   pianta forte e robusta che il Toro storicamante è sempre stato .
Spero che le  radici sprofondino nella viscere della terra, e che nessun elemento possa più spostarlo dalla posizione che di diritto gli spetta nell’italico mondo del pallone .
Ho visto un uomo piangere ieri sera , e tutti i suoi compagni intorno a consolarlo .
Ho pianto anche io , lo ammetto ,  ma le mie lacrime erano anche lacrime  di gioia ,  perché dopo tanto tempo ,  io ho  rivisto il Toro.
Grazie Alessio .
Grazie Ragazzi.