Ho visto un uomo
piangere ieri sera al Franchi.
Ho visto un uomo
prendere per mano i suoi compagni e portarli ad un passo dal traguardo.
Ho visto un uomo
, saltare gl’avversari palla al piede , come fossero birilli .
Ho visto un uomo correre come un levriero.
Ho visto un uomo
, al cospetto dell’ ultimo ostacolo , caricarsi , senza timore , sulle proprie spalle , tutto un popolo ,con i propri sogni e le proprie speranze , sopite
da vent’anni di nulla , sudati ,sfiniti , emozionati con il cuore in
gola e la gola pronta a scatenarsi nell’attesa di vederlo calciare quella
palla.
Ho visto un uomo
calciare quella palla , e con lei vent’anni in cui il Toro aveva smesso di
essere il Toro.
Poi l ’ho visto piangere , ma io lì ho rivisto il mio inarrivabile , emozionante ,
irripetibile Toro .
Da quelle lacrime
, umane e sportive , lasciate da Alessio sul prato di Firenze , germogli
nuovamente la pianta forte e robusta che il Toro storicamante
è sempre stato .
Spero che le radici sprofondino nella viscere della terra,
e che nessun elemento possa più spostarlo dalla posizione che di diritto gli
spetta nell’italico mondo del pallone .
Ho visto un uomo
piangere ieri sera , e tutti i suoi compagni intorno a consolarlo .
Ho pianto anche
io , lo ammetto , ma le mie lacrime erano anche lacrime di gioia , perché dopo tanto tempo , io ho rivisto il Toro.
Grazie Alessio .
Grazie Ragazzi.