
Risveglio amaro .
E’ stato sicuramente meglio sognare ad occhi aperti fino a 5 minuti prima della partita di Brescia che ritrovarsi ora con gl’occhi gonfi ed il cuore a pezzi.
Ammetto , che , dopo lo squillante 3 a 0 di Grosseto , quando ancora si era al mare , alla prima giornata , avevo immaginato una camminata di salute questa Serie B.
Invece da lì a poco , cominciamo a perdere colpi , e soprattutto cominciamo a perdere in casa .
Modena , Crotone e Sassuolo fanno bottino pieno all’Olimpico e Noi precipitiamo in classifica.
Una squadra che addetti ai lavori e no , vedevano già promossa si ritrova a dover cambiare tecnico e ritrovarsi a qualche punto dalla zona Play-Out.
E’ il punto piu’ basso mai vissuto da tifoso del Toro.
Gente che perde in casa e poi va a festeggiare compleanni in collina come se nulla fosse.
Gente che perde e viene accusata di scommesse sulle proprie sconfitte.
Un direttore sportivo che non sa da che parte è girato ed incapace di tenere sulla corda uno spogliatoio ormai allo sbando con troppe prime donne.
Qualche schiaffo , un po’ di urla e qualche petardo riportano il Toro sulla terra a far i conti con la situazione drammatica nella quale si è cacciato.
Via il DS , reo , anzitutto di aver costruito una squadra senza nerbo e senza palle .
Arriva un giovanotto leccese, Petrachi, famoso , solo perché Calleri…. qualche anno prima lo cambia, con il Venezia, per un certo Bobo Vieri.
Insieme a lui entra nello spogliatoio Giacomo Ferri a fare il cane da guardia , sui comportamenti a volte poco professionali dei giocatori Granata ,ma ancor di piu’ cercando d’impartire in poche lezioni l’ ABC del perfetto giocatore del Toro.
Con i due nuovi dirigenti , tutto cio’ che è marcio, nello spogliatoio Granata , viene messo alla porta , anche a costo di rinforzare le dirette concorrenti , dentro giovani sconosciuti ma con fame di successo e voglia di mettersi in mostra , a far lega con i pochi rimasti agl’ordini di Colantuono , che nel frattempo viene richiamato in fretta e furia dopo che Beretta a Torino , non riusciva neanche a trovare Via Roma.
Tra le risate dei soliti detrattori e le paure dei tifosi parte la rincorsa del Toro dei “Ragazzi senza Nome” .
Da +2 sui Play-Out arriviamo a Giugno quinti, dopo esser stati anche a terzi.
Una stadio intero ora acclama i propri ragazzi che orgogliosamente e dignitosamente vestono il Granata.
Una curva che pulsa di ardore di passione , insomma di Toro.
Giochiamo a Sassulo e si fa l’impresa , giochiamo con il Brescia e l’impresa non riesce .
Troppe variabili contro .
Si potrebbe fare un libro di successo tipo quelli su Calciopoli , se si dovesse dar sfogo a tutta la dietrologia che si intravede nelle 2 finali contro i lombardi.
Dal gol annullato ad Arma , al rigore concesso al Brescia….a Bianchi preso a gomitate ecc . ecc.
Ma tant’è !
Ora ci si ritrova qui , con gl’ occhi gonfi , ed il portafogli societario vuoto, a spulciare le prossime avversarie della nuova cadetteria , e purtroppo, i probabili sacrifici, in termini di cessioni , che si dovranno fare per poter rimanere con i piedi per terra senza rischiare fallimenti di sorta.
Ci si affida anima e cuore alla competenza fin qui dimostrata di Petrachi ed alla grinta a tinte granata di Ferri , ma soprattutto alla voglia di riscatto del Presidente , che dopo i tanti “schiaffi” presi in questo lustro alla guida del sodalizio torinese , si vede , ora , alleggerito anche del portafogli a causa della mancata promozione.
Speriamo non perda tempo a far “denuncia” , ma che con l’esperienza maturata , possa velocemente ( possibilmente entro un anno ) ritornare in possesso del maltolto.
In quattro anni ha dilapidato il consenso bulgaro con il quale è stato accolto .
Negl’ultimi 6 mesi ha , finalmente, dato segni di comprendere il mondo nel quale si è cacciato.
In silenzio , con competenza , con qualche soldo in più , ed affidandosi a persone che con il pallone c’hanno passato una vita si spera possa continuare a percorrere questa via !
Grazie ragazzi!!