
Simboli di un legame di ciò che eravamo , e che perché no , potremmo tornare ad essere.
Antonio e Silvano sono cresciuti tra l’erba bagnata del Filadelfia. E si vede.
Quando parlano del loro lavoro e dei loro Ragazzi gli brillano gl’occhi.
Siamo ovviamente lontani dallo splendore del settore giovanile di Vatta , ma gl’ingredienti che questi 2 ragazzoni usano sono gli stessi di allora.
Inutile criticare una Primavera ( con Asta in prima fila ) che ha in media 2/3 anni in meno rispetto a tutti i loro avversari.
Il non sottolineare questo , è indice o di ignoranza , o ancor di più di malafede nel cercare sempre il marcio anche dove il marcio non c’e’!
Bisogna guardare oltre , cioè Allievi e Giovanissimi , che sono lì in alto , dove storicamente le formazioni giovanili del Torino sono sempre state .
Dal fallimento , che ha azzerato tutto , ad oggi , di strada ne abbiamo fatta ed i meriti oltre che a questi 2 figli del Fila , va diviso con tutti gli allenatori / educatori / osservatori ( anche se non a libro paga ) che in questi anni si sono dati da fare per cercare di far tornare il Torino , fucina di giovani calciatori promettenti.
Poco importa ciò che scrive il “bravo giornalista” sulle pagine del giornale di famiglia.
Lui che conta i palloni con i quali si allenano i giovani Granata , e che vede mamme e nonne rattoppare le maglie scucite ai Nostri giovani calciatori.
Poco importa se “bene & volitivo” non spende milioni di euro per accaparrarsi giovani promesse.
Non è il Nostro compito , non è mai stato storicamente il Nostro modo di operare.
I Bambini , poi Ragazzi e poi Giovani il Toro se li è sempre fatti in casa.
E poco importa se si pretende sempre qualcosa in più dalla società.
La politica dei piccoli passi applicata al settore giovanile , credo sia l’unica in linea con le possibilità economiche , la struttura e le conoscenze di calcio del Nostro Presidente.
Se il tempo sarà galantuomo credo che arriverà anche lui,forse, a capire che mezzo soldo speso per dei bambini oggi possono fruttare milioni domani .
Ciò che conta , comunque , è che, il lavoro di questi uomini , proceda lento ed inesorabile.
Il Giovane Toro si farà , ne sono certo .
Antonio e Silvano sono la mia certezza.